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Martedì 16 luglio, ore 2024
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La nostra gioventù di Azione Cattolica

a cura di Onofrio Grieco

I ricordi di un ex presidente diocesano di Terlizzi, racchiusi in un libro, tra memorie e aperture al futuro.

Il resoconto della presentazione del libro dell’avvocato Antonio Chirico.

Consigliamo di leggerlo, approfittando delle copie che il centro ha fatto ristampare e che presto saranno a disposizione, soprattutto dei giovani, nelle associazioni parrocchiali.

È il titolo di un libro, in cui scorrono teneri e ridenti ricordi di una giovinezza di Azione Cattolica, giovinezza ormai lontana ma anche tanto vicina alle dolci memorie di chi non ha dimenticato.

L’Avv. Antonio De Chirico, l’autore, è di sicuro uno tra quelli che non hanno dimenticato, anzi continuano a custodire il ricordo dell’incontro con l’associazione e nutrono la voglia di trasmettere tutte le gioie che nella vita quel incontro ha generato. Così il 15 Ottobre u.s. l’AC diocesana  ha organizzato la presentazione del libro nella parrocchia San Gioacchino di Terlizzi; presenti i giovani aderenti di un tempo, quelli di oggi, curiosi e interessati, il Prof. Michele de Palma ed il Parroco Don Mario Petruzzelli come relatori, il presidente diocesano Michele Pappagallo e l’avvocato. Passo subito a descrivervi il senso dell’iniziativa e gli intenti: recuperare un pezzo di storia dell’associazione che tra le pagine del libro scorre i tempi del fascismo, della guerra, dell’impegno politico del ’48, della ricostruzione; rinfrescarne la memoria e consegnarla – soprattutto è questo il desiderio dell’avvocato e della presidenza – ai giovani!

Così prendete un uomo di ottantaquattro anni, dategli la possibilità di parlare della sua esperienza in AC e vedrete i suoi occhi illuminarsi come se vi stesse narrando della sua infanzia, il suo spirito rinvigorirsi come un giovane e rapito dall’impeto della proclamazione, a voce alta spiegarvi quanto importante per lui è stata una sera d’altri tempi incontrando Mons. Cagnetta e l’AC. Questa in breve l’anima del libro e la serata di presentazione, giustamente arricchita dagli interventi dei relatori, dei giovani locali cha hanno fatto simbolicamente dono all’avvocato di una bandiera dell’associazione, e del presidente che ricordava quanto importanti siano queste testimonianze per rinnovare in sé l’adesione e rafforzare l’identità della scelta, oltre che per un arricchimento personale.

Vi lascio alle parole dell’avvocato, così da poterne udire la semplicità e la forza:

“In questa lieta circostanza leviamo innanzitutto, alto e forte, l’inno di ringraziamento al Signore che ci concede di inoltrarci stasera nei lontani fioriti sentieri della nostra cara e gloriosa Gioventù di AC, immacolato vessillo che ha animato e diretto il mio cammino fin dagli anni della prima giovinezza.

…Azione Cattolica: non è, come fuori alcuni ritengono, il luogo di ritrovo, il circolo dove convengono amici e amiche pronti a fare quattro chiacchiere parlando del più e del meno e perdendosi magari in conversazioni futili o dannose. L’Azione Cattolica era, è e rimarrà palestra di formazione civile, morale, religiosa; fucina di maturazione del carattere e della personalità; scuola di preparazione ai grandi cimenti in ogni settore della vita: familiare, professionale, sociale, politico; l’AC è focolare dove intensa e ardente brucia la fiamma dell’amore alla Famiglia, Chiesa, alla Patria.

…Oggi, pur in un diverso contesto storico, in questa nostra società cosiddetta ‘libera e civile ’(!), dai costumi impudentemente licenziosi, in questa nostra povera umanità sempre più distratta dalla dilagante onda limacciosa dell’edonismo, largamente condizionata e fortemente contaminata dallo scempio televisivo, la Gioventù Cattolica di Mario Fani e Giovanni Acquaderni ci ricorda di andare avanti sempre ‘controcorrente’ e ci ammonisce al grido: “Avanti Gioventù” per le vie del mondo da conquistare a Cristo.

Avanti giovani: forti nella fede, ardenti nella speranza, operosi nella carità.

Avanti Gioventù di AC, diamoci da fare con la serenità e il buon senso dei contadini: scarpe grosse e cervelli fini. Per piantare un terreno a vigna incominciamo con l’operazione più consona, preparatoria: dissodare il terreno col pesante aratro per assolcare e rivoltare la terra.

Gli operai della vigna del Signore abbiano innanzitutto grande dimestichezza con l’aratro della preghiera affinché la vigna dia uva ed ancora operino sempre nel ricordo del motivo divino: “Senza di me non potete far nulla”.

Il costante, puntuale richiamo all’insegnamento evangelico è mezzo sicuro di difesa contro le sollecitazioni tentacolari del vuoto formalismo, del velleitario personalismo, dell’invadente presenzialismo e, perché no, dello sterile protagonismo.

…Cari ragazzi, cara ragazze, cosa sento di dirvi in questo particolare momento? Poche cose, ma indicative: siate fieri della vostra fresca età, siate fieri della vostra fiorente e rigogliosa giovinezza, siate fieri anche della nostra -oggi vostra- Gioventù di AC, particolarmente cara e preziosa agli occhi e al cuore del papa e della Chiesa, siate sempre e ovunque senza macchia e senza paura, ‘arditi della fede’, ‘araldi della croce’.

Ed allora, nel nome del Signore, avanti giovani di AC, illuminati dal sole radioso della fede, assistiti e nutriti dal dono infinito della grazia, sorretti dalla forza rigeneratrice della preghiera.

A voi, ragazzi e ragazze, un caldo saluto augurale: come è stata per me, la Gioventù di Azione Cattolica sia anche per voi: cara e gloriosa bandiera della vostra giovinezza.”

 

 

 

 





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