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Lunedì 30 dicembre, ore 2024
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In rete per la legalità

IL TEMPO DI REAGIRE È ORA

A seguire l’intervento completo di Lorenzo de Palma, coordinatore cittadino AC di Molfetta

Come cittadini, come laici, da cattolici, siamo chiamati ad una presa di coscienza sulle questioni più urgenti del nostro tempo. Ce lo chiede la nostra storia associativa, ce lo ricorda Papa Francesco, che non si stanca di invitarci ad essere “Chiesa in uscita”.

Come Azione Cattolica diocesana, ci siamo interrogati in questi anni su come ripensare il nostro stile di vita attraverso delle campagne associative che abbiamo promosso per avere uno sguardo oltre a noi stessi, oltre ai nostri soliti cammini formativi, uno sguardo che abbracciasse la vita delle persone e del territorio. Abbiamo riflettuto tra le altre, qualche anno fa, proprio sulla vocazione delle nostre città: vocazione economica, sociale, culturale, civile. Su cosa servirebbe per renderle a misura d’uomo. La città sfida continuamente anche la nostra identità cristiana e richiede rispetto, presenza, impegno, partecipazione e prima ancora conoscenza, consapevole del suo patrimonio, delle sue contraddizioni, dei suoi limiti e della sua bellezza.

Se parlasse la città” era lo slogan. Quello che ci ha spinto oggi ad essere qui, parte proprio da questo. Se potesse parlare oggi la nostra città, la nostra amata Molfetta, lancerebbe sicuramente un grido preoccupato per il clima di illegalità diffusa sempre più evidente che si respira: gli eventi di questi ultimi periodi sono solo la punta dell’iceberg. Non ci interessa sapere se quello che è successo sia frutto del racket delle estorsioni o se sia un “semplice” avvertimento per un prestito usurario non rimborsato. Sicuramente non sono fatti privati.

Sono fatti gravissimi in sé sia per le modalità esecutive, sia perché seguono di qualche mese altri fatti altrettanto gravi, e si inseriscono nel triste e lungo rosario di incendi alle autovetture che ormai da qualche tempo interessa Molfetta in tutti i suoi quartieri.

Molfetta non è affatto un’ “isola felice”; l’espansione della criminalità è stata possibile anche per quel clima di illegalità diffusa che riguarda i cittadini ma che è arrivato persino a contagiare una parte del Palazzo di Città, come testimoniano i recentissimi provvedimenti giudiziari, a discapito anche di chi nelle istituzioni continua ad impegnarsi per il bene comune.

Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato si’” scrive: “Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune.[…] Così una comunità si libera dall’indifferenza consumistica.[…] In tal modo ci si prende cura del mondo e della qualità della vita dei più poveri, con un senso di solidarietà che è allo stesso tempo consapevolezza di abitare una casa comune che Dio ci ha affidato. Queste azioni comunitarie, quando esprimono un amore che si dona, possono trasformarsi in intense esperienze spirituali.

I care” sintetizzava con uno slogan don Lorenzo Milani, mi interessa, ho a cuore: I care for Molfetta, allora vogliamo dire oggi qui! Vogliamo allo stesso tempo chiarire, una volta per tutte, che il nostro aderire a questa rete di associazioni e movimenti non vuole essere uno schierarci nel gioco delle parti tra maggioranza e opposizione, ma vuole essere essenzialmente un invito a svegliare le coscienze affinché ci sia un impegno comune, di cittadini e istituzioni insieme, a bonificare la palude che costituisce il miglior terreno di coltura del malaffare.

Il tempo della legalità, trasparenza, sicurezza è ORA.

IL TEMPO DI REAGIRE È ORA

Lorenzo de Palma




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