Si è appena conclusa l’esperienza degli Esercizi spirituali semiresidenziali organizzati dal Settore Adulti di Azione cattolica. Due giornate intense per riflettere, grazie alla raffinata esegesi di don Gianni Fiorentino, su uno dei libri più belli e intensi dell’Antico Testamento, nelle cui pagine si snoda una storia, quella di Rut (Moabita) e di Noemi (Israelita) che per tanti aspetti, è di una sconcertante attualità. È, infatti, la storia dell’eterna vicenda umana, che parla di carestia, fame, migrazione, della diffidenza verso lo straniero, ma anche di relazioni belle, di un amore che si concretizza in gesti di accoglienza, gentilezza, cura reciproca. Un amore che abbatte pregiudizi e categorie per restituirci ciò che davvero conta: l’uomo, volto del Dio vivente o, se vogliamo restare in ambito laico, l’uomo cittadino del mondo. Perché la vera sfida oggi è condividere gioie e speranze, è globalizzare la speranza come ci suggerisce il sottotitolo del percorso. Particolarmente ricco di contributi è stato il confronto avviato nei gruppi da cui è emerso il grande bisogno di speranza che noi tutti, oggi, avvertiamo e di cui come cristiani siamo chiamati a rendere ragione.
Si è percepito il grande desiderio da parte di tutti di ritrovarsi finalmente insieme, dopo il periodo pandemico, per scambiarsi opinioni, ma anche sorrisi e abbracci. Belli anche i momenti conviviali in cui si respirava gioia e sintonia, la sintonia di chi condivide progetti e obiettivi comuni.
Un grande ringraziamento va ai nostri responsabili, Marta e Tommaso, e al nostro assistente unitario, don Gianni, per questi incontri da cui usciamo più arricchiti e più motivati a tradurre nella vita concreta di ogni giorno, le suggestioni della Parola.
Anna Piscitelli
