Immaginate una barca, una di quelle vissute dal mare, ammaccate dalle onde fredde da gelidi inverni, verniciate dai raggi del sole cocente d’estate, incrostate dal sale, trasformato in cristalli da giochi di luce.
Sul fianco sinistro un’insegna blu: AC di Molfetta. – Chiamiamo questa barca per nome, orgogliosamente! –
Immaginate cinque ragazzi a rappresentare una diocesi ricca di storia, di laici e non al servizio del Signore, una diocesi che porta con sé un profumo di santità ancora fresco, impresso nel cuore di ogni aderente.
Immaginate il mare di questo inverno pieno, fatto di incertezze, paure, dubbi, insicurezze.
Nel bel mezzo di questa tempesta viviamo piuttosto delle rotte di collisione con venti ancora impetuosi e temibili, ma all’improvviso: “Cambiate rotta!”
E come?
Ascoltando, cercando, custodendo, amando.
❓ Riusciamo a chinarci per curare le ferite degli altri? Riusciamo a caricarci sulle spalle gli altri?
Con venti e stelle. I venti sono la realtà, non possiamo fare a meno dei loro soffi.
Non possiamo soltanto farci trascinare, dobbiamo conoscerli immergendoci in questo cambiamento.
❓ Riusciamo ad avviare processi pazienti?
Accettando di passare all’altra riva, avere il coraggio di fare domande e andare controcorrente stando con i piedi e la mente in QUESTA storia.
❓Giona cambia quando decide di ribaltare le certezze, noi sappiamo essere il cambiamento quando perdiamo terreno sotto i piedi?
Non teoria dentro/fuori, ma teoria del margine, del confine.
❓ Abbiamo il coraggio di essere gemme nei margini, nei confini, nelle periferie?
Affrontare le nostre paure immaginando di vivere ciò che ti fa più timore, così da vedere la paura sgretolata. Saper ridere dei nostri mostri. Allenarci a cambiare i nostri punti con flessibilità e creatività. Imparare l’arte della profezia cioè, parafrasando quello che diceva il nostro venerabile Antonio Bello, “intravedere le gemme sui rami quando gli altri vedono solo foglie cadere”.
Essere cambiamento:
* nella scuola;
* con gli adolescenti;
* nel gruppo;
* nella fede;
* nell’accompagnamento spirituale;
* con i giovani adulti;
* con i fuori sede;
Queste bussole ci hanno guidati, stravolti, entusiasmati e stancati.
Ecco la sabbia, ecco la terra abitata da uomini e donne forti nella fede, gioiosi nei legami e sensibili all’umanità vera e sofferente, ferita e rifiorita, nonostante il mare.
Il Signore ci sorride con i colori della vita.
CORAGGIO!
Armando, Francesco, Miriam, Federica e Noemi
