Sabato 25/01/2020
La relazione che mi accingo a presentare stasera sull’operato del Coordinamento cittadino di Molfetta dell’ultimo triennio vuole mettere in luce non solo quanto concretamente organizzato e realizzato dai componenti stessi del coordinamento (coordinatore, comitato presidenti, consiglieri e membri di Presidenza diocesani), ma anche dall’attività di promozione delle iniziative che insieme si è riuscito a sostenere.
Parto dalla considerazione che il Coordinamento cittadino non è un’entità a sé stante, ma funge, o dovrebbe fungere, da raccordo tra il livello diocesano, le associazioni parrocchiali e tutti quegli organismi terzi che vivono sul territorio di Molfetta e con cui si tende a intessere legami e collaborazioni più o meno durature.
Rispetto a questo, ritengo di poter individuare tre “anime” che muovono l’azione del coordinamento cittadino:
1) le attività promosse per iniziativa del coordinamento;
2) le attività di promozione degli appuntamenti associativi unitari;
3) le attività di collaborazione con uffici, reti, consulte, associazioni altre.
Analizziamo la prima: le attività proprie del Coordinamentocittadino
In questo triennio il Coordinamento cittadino è stato convocatosempre al completo (mai solo il comitato presidenti), in maniera abbastanza costante, ma non pressante. Ho cercato di convocarlo laddove necessario, nell’approssimarsi di appuntamenti importanti per l’associazione cittadina e/o diocesana, questo per evitare il gravarsi di appuntamenti per i presidenti parrocchiali. Ho potuto constatare la presenza assidua da parte di quasi tutti i presidenti, molti dei quali, se impossibilitati, comunicavano la loro assenza preventivamente e provvedevano a farsi sostituire da un membro del Consiglio parrocchiale. Questa attenzione, però, è venuta un po’ scemando nel tempo, soprattutto da parte di qualcuno. Senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno potuto determinare questo fenomeno, voglio solo ricordare che gli incontri del coordinamento servono a confrontarsi per trovare soluzioni insieme, a far emergere eventuali criticità da riportare in Presidenza diocesana, a organizzare concretamente qualcosa, a creare anche un legame empatico non solo con il Coordinatore cittadino, ma con gli altri Presidenti parrocchiali, per favorire la creazione di relazioni e avviare collaborazioni interparrocchiali, laddove opportuno. Spero nel mio piccolo di aver contribuito a instaurare questo clima, creando ponti ed evitando rotture. Confesso che su alcune situazioni parrocchiali avrei voluto essere un po’ più incisiva, avrei voluto essere più presente per alcuni presidenti parrocchiali, ma non sempre ci sono riuscita un po’ per impossibilità materiale, un po’ perché da parte di alcuni ho avvertito chiusura. Vi chiedo scusa per le mie mancanze, e d’altra parte vi ringrazio anche per le possibilità che mi avete dato di crescere nell’esperienza associativa, di crescere nella comprensione delle difficoltà legate alla gestione e all’organizzazione delle associazioni parrocchiali, 11 realtà molto diverse tra loro, belle e appassionanti, da cui lasciarsi intensamente coinvolgere. Dico anche grazie a quei consiglieri diocesani e membri di Presidenza che hanno cercato il più possibile di essere presenti e di supportare il nostro lavoro.
In merito agli appuntamenti, nei tre anni 2017-2018-2019 il coordinamento ha contribuito all’organizzazione della Via Crucis cittadina del venerdì santo, collaborando con l’associazione Passione e Tradizione, il Masci, l’Agesci, le confraternite delle parrocchie Cattedrale e Duomo; inoltre il 20 aprile 2018 si è spesonell’organizzazione della storica venuta di Papa Francesco a Molfetta nel 25° anniversario della morte di don Tonino Bello; ha favorito la preparazione di appuntamenti associativi cittadini unitari, quali la recente Veglia cittadina dell’adesione (2/12/2019)e la marcia dell’Acr per il mese della pace (27/01/2018); inoltre ha promosso l’incontro di preghiera mariano “Ecco il nostro sì. L’Ac incontra Maria” durante i giorni della festa patronale (15/09/2017 e 13/09/2019).
Alcune attività sono state legate alla dimensione cittadina delle campagne per i nuovi stili di vita avviate in questo triennio: penso, ad esempio, all’invio e alla distribuzione dei Codici etici per gli elettori, i partiti e i candidati durante le elezioni amministrative del 2017 (campagna “Io cambio. Il mio voto non lo scambio”), alla richiesta fatta al Consiglio Comunale di sostegno alla proposta di legge per lo Ius Soli (gennaio 2018) e alla successivarichiesta di definizione dell’iter finalizzato al conferimento simbolico della cittadinanza onoraria/civica a bambini e ragazzi di origine straniera nati in Italia che vivono a Molfetta fatta nell’aprile 2018 (campagna “Volti rivolti. L’umanità che fa bene”). Quest’ultima richiesta, approvata in Consiglio Comunale, andrebbe maggiormente spinta e sostenuta dall’associazione, mentre, ad oggi, il Coordinamento cittadino non è stato sufficientemente incisivo.
Durante questo triennio, esattamente il 23/10/2017, veniva inaugurato a Molfetta il Social Market Solidale, nato dall’intuizione dell’Azione Cattolica diocesana a conclusione dell’anno giubilare della misericordia, in collaborazione con il Rotary Club e il Sermolfetta. A questo bellissimo segno di solidarietà e attenzione della nostra associazione alle povertà e fragilità del territorio, il Coordinamento cittadino dovrebbe rivolgere maggiore attenzione, sensibilizzando sempre di più le associazioni parrocchiali. Non può bastare la turnazione una tantum per la colletta alimentare pro SMS (proposta neppure accolta da tutte le parrocchie): bisogna pensare a formule più coinvolgenti, a sensibilizzare anche al servizio di volontariato presso la struttura, renderla maggiormente “viva” nell’operato delle singole realtà parrocchiali. Non possiamo ignorare l’esistenza e l’importanza di questa bella realtà!
Passiamo adesso alla seconda “anima” del coordinamento: la promozione di appuntamenti associativi unitari
Si sono svolti a Molfetta alcuni appuntamenti associativi unitari che il Coordinamento, nelle persone dei presidenti parrocchiali, ha cercato di promuovere all’interno delle parrocchie, sostenendo il lavoro dei responsabili di settore: penso, ad esempio, agli incontri festa di fine anno del settore adulti “RisVolti di Speranza. L’accoglienza come stile” (22/06/2019 presso l’Auditorium Regina Pacis) e “La nostra storia. Frammenti di Beatitudine” (10/06/2017 presso l’auditorium della Madonna della Rosa); penso alla festa dell’accoglienza dei giovanissimi “Appassionati alla vita” in Piazza Municipio (26/11/2017). Mi vengono in mente anche la Peregrinatio Mariae “Di generazione in generazione”, vissuta a Molfetta gli scorsi 24-25-26/02/2019 su iniziativa nazionale del Settore Adulti, i percorsi per giovani coppieorganizzati dalla coppia cooptata (a.a. 2019-20 “L’amore nel quotidiano. Le virtù dell’amore cristiano” presso il Cuore Immacolato di Maria; a.a. 2018-19 “Con quale amore amo?” presso la Madonna della Rosa), gli appuntamenti formativi del MSAC di orientamento alla scelta universitaria vissuti in collaborazione con il Progetto Policoro e gli appuntamenti nelle scuole, il convegno organizzato dell’Ufficio di Pastorale Sociale del lavoro “La Politica e i Giovani nel magistero di don Tonino” con l’on. Rosy Bindi (4/05/2019).
Tra gli appuntamenti di questo triennio spicca il convegno unitario “Quale Azione Cattolica per abitare il nostro tempo?”dello scorso 23/10/2019, svoltosi presso il Seminario Regionale con ospite illustre l’assistente generale dell’Ac, Mons. Gualtiero Sigismondi. Altrettanto bello e partecipato è stato il convegno “Fino in cima. I laici nel magistero e nella pastorale di don Tonino Bello”, organizzato presso l’Auditorium Regina Pacis il 29/11/2018 alla presenza di mons. Beniamino Depalma, vescovo emerito di Nola, per celebrare i 25 anni del dies natalis del caro don Tonino puntando l’attenzione sul laicato nel suo magistero.
Non possiamo poi dimenticare la grande festa per i 120 anni dell’Ac diocesana del 27/05/2018 vissuta nella villa comunale, e la festa regionale per i 150 anni dell’Ac svoltasi a Taranto(10/06/2018) aperta ai presidenti parrocchiali, oltre che al Consiglio e alla Presidenza diocesani.
Abbastanza partecipati dai consigli parrocchiali sono stati gli appuntamenti canonici unitari, ossia le assemblee d’inizio anno associativo; molto meno partecipati, invece, sono stati i campiscuola unitari; altrettanto partecipati restano i momenti formativi del PFR unitario e del PFR neoeducatori, e soprattutto per quest’ultimo viene svolto un buon lavoro di sensibilizzazione alla formazione nelle realtà parrocchiali. C’è da dire, però, che proprio i Consigli parrocchiali sono stati più restii a lasciarsi coinvolgere da queste importanti esperienze, che preparano ai temi dell’anno associativo e creano quel clima di collaborazione utile a vivere il servizio con maggiore apertura e serenità.
Veniamo adesso alla terza attività del coordinamento cittadino: la collaborazione con uffici, reti, associazioni
Questa terza dimensione è forse quella che ha riguardato maggiormente me quale referente cittadino dell’associazione, ed è sicuramente quella che ho vissuto con maggiore affanno e solitudine, probabilmente per mia incapacità di avvalermi di aiuti esterni che costituissero un’equipe di lavoro. Ho avvertito da parte delle parrocchie una resistenza a individuare persone affidabili che potessero aiutarmi. D’altra parte, lo confesso, era altrettanto necessario che in alcuni contesti più formali l’Ac di Molfetta fosse identificabile con una persona, quindi ho preferito espormi personalmente.
Ma vediamo adesso quali sono stati i contesti che ci hanno visti maggiormente interessati.
Il coordinatore cittadino dell’Ac, da Statuto, è membro della CDAL – Consulta Delle Aggregazioni Laicali. In questo triennio, pertanto, mi sono sforzata di rappresentare al meglio l’associazione cittadina all’interno di questa Consulta, in primis nella fase di revisione di Statuto e Regolamento, poi di elezione del Segretario Generale e del Direttivo, nonché di costituzione delle Commissioni di studio, inserendomi nella commissione educativa. In un’ottica di partecipazione attiva alla vita comunitaria diocesana, ho rilanciato quegli appuntamenti che la stessa CDAL ha organizzato: le marce diocesane della pace (26/01/2019 a Giovinazzo, ospite il prof. Andrea Riccardi; la marcia di domani, 26/10/2020, con don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi); la Marcia di Pentecoste del 2018 da Ruvo verso la Comunità C.A.S.A. con la presenza di don Luigi Ciotti; l’incontro pubblico in preparazione alle Elezioni Europee 2019 “Europa. Il futuro passa da qui” (14/05/2019).
Tra maggio e giugno 2019 si è stretta maggiormente la collaborazione con l’Ufficio Missionario e altre associazioni diocesane ad esso afferenti per l’organizzazione della Festa dei Popoli 2019 nello spazio antistante il nostro Duomo.
Nel febbraio 2019, poi, l’Ac Molfetta è entrata formalmente a far parte del Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali, a cui afferiscono molte associazioni cittadine, sindacati, comitati degli esercenti e comitati di quartiere. Ad oggici sono state solo un paio di convocazioni durante le quali sono intervenuti il Comandante della Polizia Municipale e gli assessori ai Servizi Sociali e alla Sicurezza, il Dirigente del Settore Socialità e il Presidente del Consiglio Comunale, facendo il punto della situazione della realtà attenzionata sul territorio in merito a fenomeni di micro e macrocriminalità.
A livello comunale siamo ancora formalmente iscritti al Forum Agenda XXI, forum che l’attuale amministrazione comunale ha convocato una sola volta nell’ultimo triennio per discutere la proposta di modifica dello Statuto Comunale in merito alla partecipazione alle decisioni amministrative (art. 50). L’intenzione dell’amministrazione comunale parrebbe essere quella di rilanciare tutti gli organismi partecipativi in seno al Comune, ma ad oggi quanto appena detto non si sta verificando.
L’unico organismo comunale nel quale l’Azione Cattolica è presente che gode di una sua vitalità, è la Consulta Femminile del Comune di Molfetta: all’interno della Consulta siamo rappresentati da Marta Binetti, da quest’anno coadiuvata da M. Lucrezia Pappagallo, in precedenza da Marta Mongelli. Le ringrazio tutte per la disponibilità di mostrata e per l’attenzione con la quale ci rappresentano e ci riportano le varie iniziative della Consulta Femminile, specie quelle più vicine alla sensibilità della nostra associazione, facendosi esse stesse promotrici di osservazioni e proposte che riguardano i nostri temi. Tra i tanti appuntamenti di questo triennio, cito l’incontro “Libere di votare 1948-2018” dell’8/03/2018, nel quale si è anche ricordato il ruolo svolto dalle donne di Azione Cattolica nell’insegnare alle altre donne a scrivere per poter accedere per la prima volta al voto nel 1948.
Sempre nel febbraio 2019, abbiamo sottoscritto come Ac Molfetta la nascita della Rete Laboratorio Urbano “La Cittadella degli Artisti”, frutto di un percorso, iniziato nell’estate 2018, di conoscenza e, appunto, di rete tra le associazioni, molto variegate tra loro per formazioni, interessi e specifici educativi e formativi, che ne hanno sottoscritto il protocollo. Questo percorso interassociativo è attualmente fermo, ma il patto siglato ci permette di poter utilizzare gli spazi della Cittadella per attività legate ai nostri percorsi parrocchiali, cittadini e diocesani,usufruendo di vantaggi economici in quanto soci sottoscrittori.
Nel triennio, poi, ci sono state collaborazioni occasionali anche con alcune associazioni che hanno la loro sede nel territorio: con Legambiente e WWF, ad esempio, si sono organizzate due iniziative “Spiagge e Fondali puliti. Clean Up the Med”, una il 28/05/2017 e l’altra il 17/06/2018. Più strutturata e costante, invece, è la collaborazione con il Forum Molfetta Accogliente, una rete di associazioni – che comprende, tra le altre, il MASCI 1 e 2, l’Agesci 1 e 4, Croce Rossa, Amnesty International, InCo, Club Unesco, Libera, Auser – sorta circa sei anni fa con l’intento di attivare azioni di accoglienza e sostegno per i migranti presenti sul nostro territorio cittadino. Il Forum ha attivato sin da subito un laboratorio linguistico di alfabetizzazione per adulti, ma l’iniziativa più nota messa in atto è l’Ostello dell’Accoglienza per migranti nei giorni della festa patronale, la cui gestione organizzativa rispetto alla sorveglianza e all’accoglienza nella tensostruttura sovvenzionata dall’Amministrazione Comunale è affidata proprio ai volontari delle associazioni afferenti al Forum. Rispetto a questo, devo constatare che nel triennio ho trovato una difficoltà sempre maggiore a coinvolgere le realtà parrocchiali in questa iniziativa, senza di fatto capirne le reali motivazioni, che non mi sono state comunicate dai presidenti parrocchiali, miei riferimenti sui singoli territori parrocchiali. Senza una reale comunicazione, purtroppo, non mi è stato sempre possibile spendermi al meglio per l’associazione.
Ho lasciato per ultima, non perché meno importante, ma forse perché per me maggiormente significativa, la presenza e la collaborazione con il Presidio Libera di Molfetta “Gianni Carnicella”: nel 2019 abbiamo firmato il nuovo Patto di Presidioe siamo presenti in maniera costante alle riunioni dello stesso, che si svolgono in maniera regolare, anche grazie alla presenza di alcuni tesserati “associativi”: ringrazio particolarmente Sergio Amato e Paola de Pinto. In generale, ho provato a rilanciare, sottolineandone l’importanza dei temi e il nostro coinvolgimento, i diversi appuntamenti organizzati da Libera, quali la presentazione del lavoro “L’antimafia etica: il caso don Tonino Bello” (29/10/2018), l’incontro con lo scrittore Leonardo Palmisano, autore del libro “Mafia e Caporalato” (9/03/2018); la posa della targa in memoria di Gianni Carnicella ai piedi della scalinata di San Bernardino (2017) e la pietra d’inciampo a Piazza Paradiso in ricordo della marcia nazionale della pace di Pax Christi con don Luigi Ciotti, svoltasi a Molfetta il 31/12/2015 (3/07/2019). La collaborazione con il Presidio Libera Molfetta resta tra le più importanti per il nostro coordinamento, da coltivare e accrescere nella sensibilizzazione dei nostri aderenti sui temi della lotta alla mafia, alla giustizia sociale e alla memoria delle vittime innocenti delle mafie.
Con questa grande carrellata di esperienze, legami, collaborazioni, appuntamenti, incontri credo e spero di non aver fatto torto dimenticando qualcuno. Se così fosse, non me ne vogliate. Non sempre è facile fare memoria!
Voglio però dire un sentito grazie a tutta la Presidenza Diocesana e al Consiglio Diocesano che hanno supportato noi coordinatori cittadini sia sul piano logistico-organizzativo, quando si è trattato di mettere su concretamente degli appuntamenti sul territorio, sia sul piano dei contenuti alla riflessione offerti alla sensibilità di ognuno di noi aderenti, sia sul piano umano, nel sostegno e nella comprensione alle difficoltà che si sono potute verificare. Grazie ai Presidenti parrocchiali, che hanno subito le mie pressioni quando c’era da farle, le mie lamentele quando c’era da sottolineare qualcosa, e spero abbiano goduto anche della mia presenza, non solo fisica, e del mio supporto nei limiti di quanto ho potuto fare. Voglio invitarvi ancora una volta, e lo dico soprattutto ai presidenti parrocchiali di nuovo mandato, a vivere il livello diocesano e quello cittadino, come linfa a cui attingere, come luogo di confronto, di riflessione, di partecipazione attiva. Il livello cittadino non va subìto, va agìto! La presenza e il contributo di ciascuno sono un elemento in più per la crescita di tutti. Mi dispiace se qualche presidente parrocchiale in questo triennio non abbia sentito questo impulso e, al contrario, talvolta si sia sentito giudicato. Non era nelle mie intenzioni né in quelle di nessun componente della Presidenza o del Consiglio diocesani.
Mi auguro di cuore che nel nuovo triennio il Coordinamento cittadino riesca a lavorare con rinnovato slancio e sempre maggiore “passione cattolica” (come direbbe Papa Francesco) e che riesca a fornire un maggiore supporto al Coordinatore cittadino, costituendo un’equipe di lavoro che possa aiutarlo a rappresentare al meglio l’associazione cittadina. Faccio una proposta concreta: sarebbe bello se, nel primo coordinamento cittadino utile, i presidenti parrocchiali individuino tre o quattro persone, magari ogni due o tre parrocchie confinanti, che possano costituire questo gruppo di lavoro, persone anche scelte tra gli stessi presidenti parrocchiali. Immagino troppo? Io dico di no.
Auguro a tutti, di cuore, di vivere con gioia il triennio che si è appena avviato. Come direbbero i nostri amici scout, buona strada a tutti!
Durante la relazione la coordinatrice ha proiettato un PowerPoint dove sono riportate le attività e le collaborazioni che il Coordinamento ha svolto durante il triennio
Triennio Coordinamento cittadino 2017-19
Antonella Lucanie