L’Azione Cattolica diocesana risponde con una nota in merito all’articolo pubblicato su “Il Fatto.net” di Molfetta in data odierna:
L’arch. Graziano Antonio Salvemini, oltre che fare volontariato da una vita in Associazione a vari livelli, ha un lavoro, che prevede anche eventuali assegnazioni di incarichi da parte di privati e/o enti pubblici, previa autorizzazione da parte del proprio datore di lavoro. Anche durante le passate esperienze amministrative, evidentemente di colore diverso da quella attuale, l’architetto ha avuto alcuni incarichi sempre in materia di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili.
Del resto la legislazione vigente (D.Lgs. 163/2006, art. 125 comma 11), ed il diritto europeo in materia, al fine di snellire le procedure amministrative in capo alle stazioni appaltanti, consentono alle pubbliche amministrazioni la nomina diretta di tecnici per importi inferiori ad € 40.000,00.
Un impegno di responsabilità nell’ambito dell’AC non può e non deve precludere la possibilità di lavorare, purché si onori il proprio compito e lo si svolga con onestà.
Rispetto alle iniziative dell’Azione Cattolica, bene ha fatto il Fatto ad appoggiare la campagna per la legalità contro il voto di scambio che, insieme ad altre campagne – sullo scontrino fiscale come contro il gioco d’azzardo -, vanno condivise e sostenute per il loro valore e la loro proposta e non sono state, non sono e non saranno mai né pensate contro alcuno, né finanziate da alcuna amministrazione o parte politica.
Molfetta, 30 settembre 2014
La Presidenza diocesana di Azione Cattolica di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi