Come ogni anno la solennità di San Pio X dona a tutti noi la possibilità, non solo di raccoglierci attorno allo stesso altare per chiedere l’intercessione del Santo Pontefice titolare della nostra comunità parrocchiale, ma ci regala un momento di grande festa e convivialità.
Oggi abbiamo quanto mai bisogno di queste feste. Pur non mancando occasioni per far festa, non sempre abbiamo, tuttavia, la pace e la serenità che si respira nelle feste di sagra all’ombra del campanile.
In queste giornate noi viviamo insieme ogni dimensione della nostra vita: quella “fisica” , perché ci si siede ben volentieri attorno ad un tavolo con qualcosa di diverso; quella “spirituale” perché una vera sagra ha sempre il suo iniziale e fondamentale momento attorno all’altare del Signore con la celebrazione dell’Eucaristia; quella “parentale e amichevole” perché come ha scritto Oscar Wild : “a tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti”.
Ebbene la parrocchia, proprio per il suo essere “la Chiesa tra le case”, in questa occasione è chiamata a continuare, aldilà delle difficoltà contingenti, la sua apertura generosa e accogliente verso alcune espressione positive dell’esperienza umana come appunto quella “festa”, facendo risaltare ancora di più la “qualità cristiana” di tali espressioni.
In questo senso non sembra improprio parlare di un vero stile cristiano che fa la differenza nel modo di proporre valori umani connessi al far festa come lo stare insieme, l’aggregarsi, il condividere. A garanzia di ciò la messa celebrata sul sagrato della parrocchia rappresenta un momento chiave per l’intera comunità.
Inoltre la preparazione alla ricorrenza è già vivere una festa. Bambini, giovani e adulti sono tutti coinvolti in un crescendo di iniziative atte a rendere il 21 agosto un giorno particolare di gioia e condivisione.
Augurandovi di vivere pienamente ogni istante che caratterizza questo momento di festa, vi saluto con una frase di un celebre filosofo greco Epicuro: “dobbiamo trovare qualcuno con cui mangiare e bere prima di cercare qualcosa da mangiare e bere … …”.
Il Parroco
Sac. Giuseppe Pischetti
