Search
Mercoledì 14 agosto, ore 2024
  • :
  • :

Trivellazioni a Monopoli

Più Verde Meno Nero

Costruire il futuro partendo dalla difesa dell’ecosistema è tra le priorità cui guardare per lasciare domani ai nostri figli un mondo vivibile a misura d’uomo in cui si realizzino i giusti equilibri di ordine socio-economico. Tale attenzione costituisce un elemento concreto di impegno a favore del bene comune, le cui basi vanno ricercate anche nella difesa del territorio e nel suo possibile rilancio, cogliendo nelle ricchezze che lo caratterizzano quelle potenzialità di sviluppo per l’ economia.

La Puglia è una regione con un grande patrimonio naturale e paesaggistico e per questo con una forte vocazione turistica grazie alle bellezze che ne segnano il panorama lungo gli oltre cinquecento chilometri che uniscono il Gargano con Santa Maria di Leuca; ma non si può dimenticare la tradizione della marineria pugliese e dell’agricoltura che sa trarre prodotti particolarmente apprezzati per la qualità sull’ intero territorio nazionale.

In questo scenario, con apprensione assistiamo in questi ultimi anni le attenzioni verso le possibili trivellazioni petrolifere al largo delle coste pugliesi, particolarmente al largo delle isole Tremiti e della città di Monopoli, quaranta chilometri a sud di Bari. A destare le maggiori preoccupazioni sono le autorizzazioni concesse nel tempo dai diversi governi nazionali, nel segno di maggiori investimenti da concedere alle società impegnate in opere di ricerca ed estrazione di idrocarburi: allo stato attuale sono gia due le società cui il Ministero dell’Ambiente ha concesso le autorizzazioni per effettuare indagini sismiche al fine di individuare e sfruttare giacimenti sottomarini al largo delle isole Tremiti.

Ma la situazione potrebbe aggravarsi a scapito di ogni tipo sostegno della green economy.

Dopo la manifestazione del 21 gennaio scorso, tenutasi a Monopoli, l’Azione Cattolica delle diocesi della Puglia esprime con forza la necessità di mantere viva l’attenzione per evitare un ulteriore attacco all’ecosistema della Puglia, dove già insistono siti ad alto rischio ambientale quali rigasfigatori, centrali a carbone, due nella sola città Brindisi, mentre Taranto è tra le città con il più alto tasso di tumori.

Apprezziamo la mobilitazione trasversale e l’ impegno del Consiglio Regionale pugliese che lo scorso luglio ha approvato una mozione per richiedere al Parlamento di vietare la prospezione, la ricerca e l’estrazione di ogni forma di idrocarburi nell’Adriatico; dove peraltro esperti affermano che la percentuale di trovare petrolio al largo delle nostre coste è pari al 17%, e comunque si tratterebbe di un fango petrolifero che andrebbe trattato e lavorato in Spagna, con i relativi costi connessi e per soddisfare il bisogno energetico della Regione per appena 20 mesi.

L’impegno dell’Azione Cattolica, allora, si conferma per una formazione cristiana che faccia scaturire dal dono della fede un senso alto del servizio all’uomo, continuando a ricercare punti di incontro con amministratori, politici, mondo dell’associazionismo e della scuola. L’AC, per sua tradizione,  è costantemente chiamata a coniugare il Vangelo con l’impegno nel sociale, come impegno pubblico dei credenti, di una fede autentica e curata, garanzia non solo di un impegno “efficiente”, ma anche e soprattutto di una testimonianza limpida nel perseguimento del bene fuori da ogni logica di interesse privato,  a vantaggio di quanti non hanno neppure la possibilità di dare voce alle proprie ragioni.

Bari, 4 febbraio

Delegazione Regionale2012




Url: http://www.acmolfetta.it/web/2012/02/04/4281/