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Martedì 16 luglio, ore 2024
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Una scelta figlia della nostra identità

Documento della Presidenza diocesana di AC sui referendum ormai prossimi

Mancano solo pochi giorni all’appuntamento referendario, pensiamo sia il caso di fare il punto della situazione e riflettere sul percorso fin qui intrapreso.

La scelta dell’impegno pro referendum viene da lontano. Sono circa due anni che l’A.C.  diocesana sta sensibilizzando la comunità cristiana e la cittadinanza sul tema dell’acqua. Ha promosso incontri informativi a livello diocesano, sostenuto comitati promotori prendendone parte attiva, ha raccolto un consistente numero di firme perché questi referendum si facessero. In continuità con tali scelte, l’attuale Presidenza  ha intensificato l’impegno e si è attivata perché quanta più gente possibile comprendesse la necessità anzitutto di andare a votare, di non lasciare, ancora una volta, che l’istituto referendario fosse invalidato per il mancato raggiungimento del quorum.

All’invito al voto è seguita una netta presa di posizione per l’acqua bene comune, dunque da gestire pubblicamente, senza lasciare che anche questo inalienabile diritto dell’uomo venga mercificato. Abbiamo agito confortati e sostenuti da una serie di documenti e prese di posizione ufficiali della Chiesa italiana, inequivocabili e chiare, a partire dall’Osservatore Romano, per continuare con il pronunciamento di Mons. Crociata, segretario della Cei, senza dimenticare il documento Acqua, dono di Dio e bene comune firmato, tra le altre, anche dalla nostra Diocesi.

Va chiarito che, le radici di questo attivarsi traggono linfa dalla coscienza della nostra identità associativa, che è identità laicale e perciò stesso atta a spendersi nel mondo e sulle questioni che toccano la vita delle persone che incontriamo e che ci sono affidate, facendoci carico della responsabilità di dare delle risposte, nel qui ed ora. Allora sentiamo nostro dovere esprimerci, esporci, esserci, in questo tempo e in questo territorio.

Ecco perché continueremo con questo stile e su questo versante che ci compete e ci spetta da cristiani, a maggior ragione da laici di A.C. Non stiamo sconfessando ma valorizzando, col nostro impegno, l’appartenenza alla nostra Associazione. Se esprimersi in modo netto, secondo l’evangelico”sì sì, no no”, può ingenerare sospetti di azioni politicizzate, ebbene noi lo ammettiamo: stiamo facendo politica, una politica alta, su un tema trasversale, che richiede oggi tutte le nostre energie e i nostri sforzi. Questa è l’Azione Cattolica del Concilio, che con la Chiesa, assume le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto. Un’Azione Cattolica che sa vivere la fede e amare la vita.

 Molfetta, 7 giugno 2011

La Presidenza Diocesana di Azione Cattolica

Lettera ai Consiglieri Comunali-23.05.2011




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